Blog - Geppetto in the Space

Non fare oggi quello che puoi fare domani

Il Giappone realizza il primo satellite in legno

In arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale per il primo test orbitale nello spazio LignoSat, il satellite costruito in legno che potrebbe rivoluzionare il settore.

LignoSat è un piccolo cubo che misura solo 10 cm su ogni lato, ma potrebbe avere, in futuro, un grande impatto sulle esplorazioni spaziali. È stato sviluppato dall’Università di Kyoto e dall’impresa edile Sumitomo Forestry.

A prima vista potrebbe sembrare che il legno non abbia nulla a che fare con lo spazio ma in realtà il legno ha una resistenza specifica (resistenza in rapporto al peso) paragonabile a metalli come l’alluminio, comunemente utilizzato nei satelliti artificiali, e può essere utilizzato nello spazio. La missione in corso valuterà il suo potenziale utilizzo in questo ambiente.

Meghan Everett, vice capo scienziato del programma ISS della NASA ha dichiarato: “Mentre alcuni di voi potrebbero pensare che il legno nello spazio sembri un po’ controintuitivo, i ricercatori sperano che questo esperimento dimostri che un satellite in legno può essere più sostenibile e meno inquinante per l’ambiente rispetto ai satelliti convenzionali”.

Quando i satelliti tradizionali bruciano nell’atmosfera terrestre, alla fine della loro vita, generano ossidi di alluminio, che possono alterare l’equilibrio termico del pianeta e danneggiare il suo strato protettivo di ozono.

Questi impatti stanno diventando sempre più preoccupanti con la crescita della popolazione orbitale, grazie anche alle mega-costellazioni come, per esempio, la rete Starlink che attualmente è composta da circa 6.500 satelliti attivi.

Il professore di scienze forestali dell’Università di Kyoto Koji Murata ha spiegato che il legno è più durevole nello spazio che sulla Terra perché non c’è acqua o ossigeno che lo farebbe marcire o infiammare.

I satelliti in legno come LignoSat potrebbero essere parte della soluzione per il futuro.

fonte:https://www.dday.it/redazione/51009/lignosat-e-il-primo-satellite-realizzato-in-legno-con-cui-il-giappone-vuole-rivoluzionare-il-settore

Per chi ha tempo di visualizzare un video, il sito web “Repubblica.it” offre delle immagini suggestive:

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2024/11/05/video/lanciato_nello_spazio_il_primo_satellite_di_legno_e_giapponese-423598918/

fonte: https://www.repubblica.it/

Il legno può resistere nello spazio?

Nel 2021 l’azienda finlandese Arctic Astronautics, con il suo WISA Woodsat voleva mettere alla prova questo materiale per la costruzione di un satellite. E’ nato così il progetto di realizzare un piccolo esemplare in compensato di betulla di forma quadrata da 10 cm di lato, L’idea del team di sviluppo era capire il comportamento di questo materiale quando viene esposto a condizioni estreme, monitorando costantemente la struttura e valutando la resistenza al freddo e alle radiazioni.

La struttura era pensata quasi completamente da realizzare in legno, ad eccezione dei binari angolari in alluminio e di un selfie stick estensibile in metallo. L’idea stravagante è del giornalista finlandese Jari Makinen, co-fondatore di Arctic Astronautics, realtà che commercializza repliche di CubeSat realizzate a scopi educativi. Anche l’ESA avrebbe dovuto partecipare al progetto, contribuendo sia con la fornitura di una suite di sensori sperimentali utili alle operazioni di monitoraggio, sia nell’esecuzione dei test pre-volo.

Per capire meglio il comportamento del compensato di betulla (lo stesso materiale di largo utilizzo nella realizzazione dei mobili) e garantire una durata minima, era utilizzato un processo di essiccatura all’interno di una camera sottovuoto e applicato un trattamento esterno di ossido d’alluminio, di classico utilizzo nella protezione dei dispositivi elettronici.

L’obiettivo era ridurre al minimo eventuali vapori derivati dal degrassamento, inoltre il rivestimento esterno era ipotizzato composto da diverse vernici al fine di valutare la soluzione più duratura nel tempo. L’ossigeno atomico presente in quella fascia orbitale poteva rappresentare un problema contribuendo all’erosione della struttura, tuttavia trattamento e vernici eran state pensate per mitigare l’indebolimento strutturale.
Il piccolo satellite sperimentale si doveva posizionare in orbita eliosincrona a circa 500 km di altezza e a quel punto cominciare il monitoraggio. L’ESA prevededa che la radiazione ultravioletta non filtrata potesse come primo effetto scurire il legno, perciò il selfie stick avrebbe consento di osservare le modifiche subite dal legno, la formazione di eventuali crepe e così via.
Infine l’ultima chicca di questo progetto eraà la presenza di un dispositivo radioamatoriale “LoRa” che avrebbe consentito anche agli appassionati dilettanti in possesso di una Ground Station la trasmissione di segnali radio e immagini in tutto il mondo. Purtroppo la data sul lancio che avrebbe dovuto prendere il via entro la fine del 2021 e stata rimandata a data da destinarsi.

fonte: https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n539656/legno-spazio-satellite-woodsat/

Legno

LEGNO (dal lat. lignum che indica propriamente la parte legnosa della pianta, mentre materies indica il legname adibito ad uso di costruzione [in gr. ξῦλον e ὕλη sono usati promiscuamente nell’uno e nell’altro significato]; fr. bois; sp. madera; ted. Holz; ingl. wood, timber)

Col nome di legno o legname s’intende la materia solida del fusto, dei rami e delle radici degli alberi e degli arbusti posta al disotto della corteccia; legna o, più comunemente, legne sono detti invece i legni da bruciare.

L’uso del legno è, si può dire, coevo dell’umanità. Ma all’uso larghissimo del legno nell’antichità fa riscontro l’estrema scarsezza delle reliquie archeologiche, ovvia del resto per la difficoltà della conservazione di un materiale più degli altri soggetto a deperimento. È soltanto a particolari condizioni di clima o di terreno, come in Egitto, o a casuali circostanze che noi dobbiamo i monumenti lignei superstiti, che, se si eccettuino appunto quelli ora ricordati dell’Egitto, sono pochissimi. Delle civiltà preistoriche sono da ricordare gli avanzi delle palafitte e delle terremare: pali di sostegno, gabbioni e tavolato sovrapposto in larice, ontano, quercia, ecc., conservatisi largamente nelle acque dei laghi e nelle torbiere. Dal Lago di Como fu tratto fuori un canotto che deve pure farsi risalire a quest’epoca. Qualche residuo di oggetti in legno abbiamo di età micenea.Più copiosi sono quelli rinvenuti nelle tombe della Russia meridionale, dal sec. IV-III a.C. (v. oltre): le specie adoperate sono il cipresso e il tasso.

Scendendo ad età romana abbiamo qualche raro esempio di piccola scultura in legno, e avanzi di elementi lignei adoperati nella costruzione e nell’arredamento delle case, conservatisi in originale o in impronta nelle città vesuviane. Gli ultimi scavi di Ercolano hanno restituito alcuni tramezzi di stanze molto ben conservati. Un monumento insigne della costruzione navale romana abbiamo oggi nelle due navi di Nemi; il legno adoperato è il pino per il fasciame esterno, la quercia per il tavolato del ponte. Residui di palificazioni si hanno nei castelli della Britannia, della Germania e della Dacia, nonché nelle fondazioni di edifici (recentemente sono stati riscontrati nel teatro romano di Milano) e di ponti, come in quello famoso di Traiano alle Porte di Ferro sul Danubio.

Non voglio annoiarvi ulteriormente, quindi andiamo a vedere che cos’è il legno:
Il legno è il materiale che si ricava dal tronco e dai rami degli alberi ed è costituito principalmente da lignina e cellulosa.
Il legname utilizzato dall’uomo proviene principalmente dal tronco degli alberi, in particolare da quella parte detta “durame”.

Tagliandolo trasversalmente il tronco si nota che la sezione non è tutta dello stesso colore ed in essa si possono distinguere sei diverse zone, a forma di anelli, che, dall’esterno verso l’interno, sono: la corteccia, il libro, il cambio, l’alburno, il durame ed il midollo.

I legnami si distinguono per le diverse proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche:

massa volumica: varia a seconda del tipo di legno e del grado di umidità;
disegno: dipende dal colore, dalla tessitura, dalla venatura e dai nodi del legno;
durezza: in base alla quale i legnami si classificano in duri (o forti) e dolci (o teneri);
resistenza alle diverse sollecitazioni: trazione, compressione, flessione;
flessibilità: maggiore se il legno è verde o bagnato;
contrazione e dilatazione: a seconda che il legno perda o assorba umidità.
to be continued…

fonti:https://www.treccani.it/enciclopedia/legno_(Enciclopedia-Italiana)/
http://scuoladitecnologia.altervista.org/il-legno/

Spazio cosmico

Lo spazio cosmico, spesso abbreviato in “spazio”, è il termine che indica tutte le regioni del nostro Universo che si trovano al di là dell’atmosfera terrestre. Il volo spaziale è il tentativo di far volare mezzi di trasporto adatti nello spazio cosmico e attraverso di esso, e tali mezzi di trasporto sono chiamati veicoli spaziali. Le scienze spaziali sono un’espressione generica che racchiude tutte le branche della scienza che si occupano dell’esplorazione dello spazio, del volo spaziale o dei corpi celesti nello spazio cosmico che possono essere raggiunti da veicoli spaziali, tra cui l’astronomia e la planetologia.

fonte:https://astro4edu.org/it/resources/glossary/term/235/

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